Comunicato stampa congiunto del 23 Aprile 2012
Stazione ornitologica svizzera e Fondazione Bolle di Magadino

Segnali di primavera
Il segreto è svelato: scoperto dove trascorrono l’inverno le nostre rondini
Dalla fine di marzo ce ne sono ogni giorno di più: il ritorno delle rondini è ora in pieno corso. Dove trascorrono l’inverno era finora sconosciuto, ma questo mistero è stato decifrato grazie ai ricercatori della Stazione ornitologica svizzera e della Fondazione Bolle di Magadino. Con la preziosa collaborazione delle rondini che vivono sul Piano di Magadino.

Sempach e Magadino.– Pesano circa 20 grammi le rondini leggiadre che ritornano di nuovo da noi in queste settimane. Nel loro viaggio di ritorno a casa hanno attraversato il Sahara e il Mediterraneo.
Ora sappiamo dove hanno trascorso l’inverno le Rondini di ritorno in questi giorni (Foto: © Mathias Schäf).
Finora non si sapeva dove passavano l’inverno. Grazie a una nuova tecnologia, le ricercatrici e i ricercatori della Stazione ornitologica svizzera in collaborazione con gli ornitologi della Fondazione Bolle di Magadino, hanno potuto svelare il segreto. Il progetto di ricerca si è svolto in Ticino sul Piano di Magadino e nei parchi piemontesi del Lago Maggiore, grazie a un progetto di collaborazione Interreg (cooperazione transfrontaliera).

Gioiellino della tecnica: Geolocalizzatori
Presso la Stazione ornitologica di Sempach, in collaborazione con la Scuola tecnica superiore di Berna, è stato sviluppato e miniaturizzato un “geolocalizzatore”.
0,6 g di geolocalizzatore: quasi invisibile (Foto: © Chiara Scandolara).
Questo gioiellino di soli 0.6 g registra ogni giorno il momento dell’alba e quello del tramonto. Da ciò potrà essere calcolata in seguito la rispettiva posizione dell’uccello in quella data. Il piccolo apparecchio è alloggiato tra le piume dorsali delle rondini e non le ostacola nel volo. Per ottenere i dati registrati è necessario che le rondini siano ricatturate una seconda volta al loro ritorno, la primavera successiva.

Destinazione preferita: Nigeria
Negli ultimi due anni sul Piano di Magadino in Ticino, sono stati applicati questi registratori di dati spaziali su centinaia di rondini. “L'analisi preliminare mostra che quasi tutti gli uccelli trascorrono l'inverno nei pressi del Golfo di Guinea” afferma Chiara Scandolara, la responsabile del progetto Rondine.
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Grazie ai dati registrati, ora sappiamo che le Rondini del Piano di Magadino trascorrono l'inverno nel Golfo di Guinea (Graphic: © Stazione ornitologica svizzera).
"Grazie a questa tecnica, questa primavera ci auguriamo di ottenere risultati ancora più precisi."

Scoprire i luoghi di riposo e di svernamento è un primo passo importante per migliorare le condizioni di vita degli uccelli migratori durante i mesi invernali. Chiara Scandolara: "Per la Rondine la Nigeria è particolarmente importante. Lì esiste un dormitorio enorme dove anche le rondini svizzere, insieme a milioni di altri individui, trascorrono le notti invernali”.

Lo studio delle rondini e delle loro abitudini di vita è stato possibile grazie alla preziosa collaborazione di 40 aziende agricole, scuderie e privati, che ogni anno aspettano e curano i loro preziosi ospiti e che hanno autorizzato, sotto stretto controllo, i ricercatori a spiarne e seguirne la vita.

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Nuovo opuscolo
"Rondini e rondoni" è il nuovo opuscolo di 32 pagine, riccamente illustrato, della Stazione ornitologica svizzera. Tutte e quattro le specie di rondini e le tre specie di rondoni presenti in Svizzera sono presentate in dettaglio e sono segnalati i risultati delle nuove ricerche.
L'opuscolo è disponibile al prezzo di CHF 5.- presso la Stazione ornitologica svizzera. Ordinazione: tel. 041 462 97 00



Per ulteriori informazioni
Chiara Scandolara
Fondazione Bolle di Magadino, 6573 Magadino
tel. 091 795 31 15
Stazione ornitologica svizzera, 6204 Sempach

Roberto Lardelli
Fondazione Bolle di Magadino, 6573 Magadino
tel. 091 795 31 41
Stazione ornitologica svizzera, 6204 Sempach

Questo comunicato può essere liberamente scaricato. Le fotografie sono a disposizione gratuitamente solo per questo comunicato stampa e citando la fonte.

Il comunicato stampa è disponibile anche in francese e tedesco da www.vogelwarte.ch/medien.

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